Lella mi ha sempre seguito e supportato durante ogni corsa e soprattutto nella preparazione.

Lei era una persona dolcissima, con tantissime idee e soprattutto una grande esperienza automobilistica che metteva sempre a disposizione per offrire consigli per migliorarmi sempre. Condivideva tutto quello che sapeva, si vedeva che la rendeva felice continuare a stare nel mondo del motorismo sportivo, anche senza correre più, ma permettendo di portare avanti quel sogno a qualcun altro.

Ad oggi per le donne è più facile entrare in questo settore, sono moltissime le pilate che corrono. Un tempo erano viste male, discriminate e segnate dai pregiudizi. Lella era come una mosca bianca, un donna in un ambiente per soli uomini. Purtroppo era questa la mentalità.

Ottenere quel mezzo punto per lei non fu facile. Non solo le difficoltà e i giudizi negativi, ma al tempo le gare per le qualifiche erano poche e davvero competitive. Oggi ci sono il doppio delle gare per le qualifiche e più posti per ottenere riconoscimenti.

Nonostante questo lei, davvero forte delle sue capacità e consapevole di dove voleva arrivare, non si è mai fatta abbattere e questa grinta la faceva trasparire anche con noi piloti della scuderia, per incitarci a non mollare mai, con un mix di grinta, dolcezza e sensibilità che la contraddistinguevano sempre.